UX Design - La raccolta dei requisiti

Ogni progetto di design inizia dalla raccolta dei requisiti

L'efficienza di un progetto di sviluppo dipende molto dalla fase di raccolta dei requisiti. Se si colgono erroneamente le specifiche il risultato sarà fallimentare anche se la parte di implementazione è stata fatta allo stato dell'arte.

Nel caso di un progetto di User Experience i requisiti devono essere ottenuti, come il nome indica esattamente, dagli utenti che dovranno utilizzare il prodotto.

I tipi di dati

I dati sono di due tipi: quantativi e qualitativi.
Nel primo caso abbiamo dei valori numerici, che possono essere aggregati e confrontati per ottenere statistiche e opzioni di scelta schematiche.
La tipologia qualitativa invece raccoglie informazioni più collegate alla sfera emotiva e sensoriale e che sono solitamente composte di frasi estese.
Entrambe queste catalogazioni sono essenziali per avere una visione di insieme da cui derivare correttamente il risultato finale che dobbiamo ottenere.

Le tecniche

Passiamo alle tecniche più comuni utilizzate per la raccolta dei dati, in ordine dalla più generica alla più specifica:

  • Osservazione diretta
  • Questionari
  • Discussioni di gruppo
  • Interviste singole

Da tutte queste tecniche è possibile ottenere, in proporzioni diverse, sia dati quantitativi che qualitativi.

Osservazione diretta

Chiamata anche 'shadowing', l'osservazione diretta, o naturale, prevede di mettere di fronte l'utente al prodotto, o ad un compito da svolgere, e guardare passivamente come si comporta, quali difficoltà incontra e quali reazioni mostra nei confronti dell'interazione.
La parte importante di questa tecnica è di non interferire con quanto l'utente sta facendo, per ottenere dei dati quanto più possibile neutri.
Questa tecnica solitamente viene seguita da altre più specifiche che consentano all'utente di esprimere in maniera discorsiva al ricercatore la sua esperienza di utilizzo.
Nel mondo del web esistono diversi strumenti che, applicati ad un sito, forniscono informazioni su come gli utenti interagiscono (Hotjar, Contentsquare, Crazy Egg, Inspectlet sono solo alcuni di questi) ma che possono fornire solo dati quantitativi e pertanto incompleti.

Questionari

L'utilizzo di questionari consente di produrre una grossa quantità di informazioni in un tempo ridotto, facendo rispondere gli utenti ad una serie predefinita di domande.
I dati raccolti possono essere sia quantitavi (sesso, età, valutazione da 1 a 10 ...) ma anche qualitativi tramite l'inserimento di domande a risposta aperta.
La facilità di raccolta deriva dal fatto che possiamo raggiungere un gran numero di utenti, ad esempio tramite newsletter, e che questi possono compilare il questionario direttamente dal posto in cui si trovano al momento. Questa ampia raggiungibilità è anche uno dei difetti principali di questa metodologia, infatti non è possibile valutare adeguatamente il campione di utenti che hanno risposto alle domande e potrebbe non essere esemplificativo della reale utenza, problema anche chiamato sample bias.

Discussioni di gruppo

Questa tecnica, chiamata anche focus group, prevede di raccogliere delle persone di uno specifico raggruppamento (stessa fascia di età, stesso sesso, stesso livello di istruzione...) e provocare delle discussioni su un argomento predefinito.
La metodologia è molto efficace perchè la discussione libera potrebbe portare all'attenzione dell'esaminatore delle caratteristiche del prodotto o della funzionalità che non erano state evidenziate in fase di analisi iniziale, ma per funzionare correttamente ha bisogno che il tutto venga gestito da un moderatore competente in grado di mantenere la concentrazione sugli argomenti più importanti, senza deviazioni che comportino perdite di tempo.
Un altro punto di attenzione va rivolto al fatto che potrebbe esserci nel gruppo un elemento più carismatico in grado di conformare in maniera univoca il pensiero generale, sarà sempre compito del moderatore individuare queste persone e limitarne l'influsso.

Interviste singole

L'ultima tecnica è quella che consente di avere le informazioni più dettagliate e i dati qualitativi migliori.
L'efficienza del colloquio dipende sia da come è stata preparato che dalla capacità dell'intervistatore di condurlo. Un intervistatore troppo pressante potrebbe rendere le dichiarazioni non veritiere, problema chiamato anche social desiderability, uno troppo passivo al contrario rischierebbe di ottenere informazioni troppo generali e dispersive.
Va inoltre considerata la quantità di tempo che richiede l'attività di parlare singolarmente con un numero di persone adeguato all'ottenimento dei dati necessari a poter prendere decisioni efficaci in fase di progetto.